L’EDUCAZIONE DEL BASSOTTO
Il Bassotto è intelligente, ma non per questo facile da addestrare. Ha un carattere ostinato, per “piegarlo” serve una buona educazione. Il cane deve saper indirizzare le proprie energie, sapersi comportare, non mettersi in pericolo e costruire col padrone un rapporto di fiducia.
La facilità con cui si educa un Bassotto
“Grazie” al caratterino di questo cane, l’educazione del Bassotto non è proprio una passeggiata. È furbo, capta all’istante una deviazione dalle regole e sfrutta questa breccia a suo piacimento. Armati di pazienza, fermezza e costanza se vuoi che interiorizzi gli insegnamenti.
Certo, non essendo proprio facile da educare, per quanto un Bassotto possa ricevere un’educazione a qualsiasi età, è meglio iniziare presto. Soprattutto, è bene socializzarlo fin da piccolo in modo che capisca qual è il suo posto nella famiglia e che impari ad accettare la presenza di estranei e di altri animali. Anche la pulizia merita un’attenzione particolare onde evitare brutte sorprese.
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L’obbedienza del Bassotto
Questa razza non ha un’inclinazione naturale all’obbedienza. Affinché venga sviluppata passo dopo passo, l’educazione del Bassotto deve prevedere strategie come la reiterazione delle istruzioni e il rinforzo positivo. Ma vedrai come sarà contento nel vedersi complimentato per aver raggiunto l’obiettivo!
L’addestramento all’obbedienza deve iniziare il prima possibile. Il cane deve aver subito chiara la gerarchia e fidarsi del suo padrone. L’obbedienza ai comandi di base è importante per proteggere dai pericoli questo campione di energia e temerarietà.
L’educazione del Bassotto
Beninteso, l’educazione del Bassotto non deve sembrare la scalata dell’Everest, ma alcuni aspetti sono fondamentali. Armati di pazienza, fermezza, perseveranza e soprattutto evita istruzioni contraddittorie. Sfrutta la sua indole per inculcare i comandi: dei giochi renderanno più digeribile l’insegnamento. Ecco i punti imprescindibili:
Pulizia: parere unanime, viene prima di tutto. I cuccioli trovano un angolo in cui fare pipì e tendono a ritornarci, se sbagliano bisogna intervenire subito per non rinforzare questo comportamento. Fagli vedere dove fare i bisogni, accompagnalo e fagli qualche carezza quando segue le istruzioni.
I comandi di base: obbedire a determinati ordini è fondamentale perché non corra pericoli. Tra i primi deve esserci il richiamo e la comprensione di parole quali “no”, “basta”, “scendi”. Così facendo, farai capire chi comanda e terrai a bada gli istinti dominanti del cane.
Comportarsi bene: anche in questo caso, è in gioco l’armonia della casa. Saranno oggetto di questi insegnamenti il divieto di abbaiare per qualsiasi cosa, il tenere a freno l’istinto di distruzione, la convivenza con altri cani, l’abitudine a non chiedere le cose con insistenza. Ultimo, ma non per importanza, la capacità di camminare al guinzaglio.
L’educazione del Bassotto richiede fermezza e costanza, ma mai ricorrere alle urla o, peggio, alla violenza. L’addestramento è anche un momento di condivisione privilegiato tra cane e padrone, che rinsalda la fiducia reciproca. I giochi e le attività ludiche sono un ottimo modo di stimolare l’interesse del cane e catturarne l’attenzione. Andare a recuperare una palla può insegnargli il richiamo, come una bella corsetta può insegnargli a stare al guinzaglio!
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